Situazione AtoMe2. Il 25 Giugno Manifestazione contro il caro bollette

Si ricorda che la manifestazione di protesta contro i disservizi dell’AtoMe2 si terrà giorno 25 giugno alle ore 19,30 in Piazza San Sebastiano.
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Riporto un articolo di oggi :

Fonte: Gazzetta del Sud
Autore: Saverio Vasta

Il consiglio comunale solidale con i sindacati per la manifestazione del 25. Nania preoccupato sull’Ato 2 «Dobbiamo prepararci al peggio». Allarma la vicenda Gesenu per i risvolti sul servizio di raccolta

Barcellona Pozzo di Gotto – – In attesa della manifestazione sindacale di giovedì prossimo contro le bollette sui conguagli dell’Ato Me2, il comune di Barcellona ha riaffidato all’AtoMe2 una serie di servizi aggiuntivi per gli anni 2009 e 2010.
Si tratta della pulitura straordinaria e ordinaria e di mantenimento della spiaggia nel periodo estivo e del servizio di pulitura continuativa pomeridiana di alcune strade, vie e piazze con lo svuotamento dei cestini e la rimozione dei rifiuti dalle saie. Il servizio va dal prossimo mese di settembre ad aprile 2010. Il costo totale previsto è di 113.000 euro tra costo per il personale (95.000 euro per otto lavoratori) e costo di mezzi e attrezzature. Poiché sino ad oggi non è funzionante il servizio affidato per le stesse mansioni nel periodo estivo, appare arduo che la società d’ambito riesce a garantire il servizio minimo di igiene ambientale.
In ogni caso, in base alla delibera di giunta del 17 giugno, l’Ato è chiamata a fornire nei prossimi mesi ulteriori fondamentali servizi per la collettività. Il sindaco Nania, nel corso del civico consesso di mercoledì, sollecitato dai consiglieri d’opposizione, ha riferito in aula sull’esito dell’incontro avuto nei giorni scorsi con gli altri sindaci dei 38 Comuni dell’Ato in merito alle fatture di conguaglio notificate ai cittadini e, più in generale, in riferimento alla critica gestione della società d’ambito.
Nania ha confermato l’invito ai cittadini a non pagare le bollette di conguaglio in attesa di chiarimenti che dovrebbero provenire dall’assemblea dei soci del 29 giugno. Sulla questione è intervenuta Lidia Pirri, del movimento “La Destra”, che ha definito “illegittime” le bollette di conguaglio, «in quanto le tariffe devono essere determinate e quantificate dai Comuni e non dall’Ato». La Pirri ha chiesto quindi al sindaco «di prendere gli opportuni provvedimenti per evitare che i cittadini subiscano altri aggravi di spese». Il primo cittadino ha inoltre definito “possibile” la rescissione del contratto con la Gesenu, la ditta che gestisce il servizio di igiene ambientale, cui seguirebbe un contenzioso per via delle rivendicazioni reciproche. Da una parte l’Ato e i Comuni lamentano servizi non resi e dall’altra la Gesenu protesta per le scoperture da parte di Ato e comuni. «Fin quando non interverrà il legislatore – ha affermato il sindaco – i debiti dell’Ato continueranno ad accumularsi e intanto dobbiamo prepararci a eventuali emergenze igienico-sanitarie, ancor più gravi vista la stagione, in caso di astensione dei lavoratori per il mancato pagamento delle spettanze». Per tale ragione Nania ha auspicato un incontro col Prefetto, cui spetta la titolarità del potere della precettazione.
«Il debito accumulato dall’Ato – ha affermato dall’opposizione Mario Presti – è frutto di una gestione scellerata.. L’amministrazione di Barcellona, comune capofila, deve assumersi le sue responsabilità per il ruolo che ha avuto nella composizione del CdA, nell’elezione di Paratore e nel garantire tutte le azioni che il CdA ha messo in atto finora. Non si può scaricare tali responsabilità sui lavoratori». Presti ha chiesto, quindi, come già proposto in passato da Calamuneri, la convocazione di un consiglio comunale straordinario subito dopo l’approvazione del bilancio. E lo stesso Calamuneri ha espresso « sdegno per la posizione assunta dalla Provincia, che ha manifestato l’intenzione di fuoriuscire dall’Ato. È incredibile – ha detto – che un’amministrazione provinciale decida in modo unilaterale di abbandonare i Comuni al loro destino. La Provincia ha beneficiato del contributo dei cittadini incassando il 5% della tassa sulla spazzatura. Malgrado ciò ha deciso di non deliberare l’aumento di capitale o l’accesso al fondo di rotazione isolando e criticando i Comuni che lo hanno fatto. E ora decide di lavarsene le mani. Il presidente della Provincia si assuma le sue responsabilità». Il consigliere Giuseppe Trifilò (Udc) ha messo in risalto la contraddizione di un ulteriore sovraccarico di servizi all’AtoMe2. «Nonostante le continue inadempienze – ha detto – il Comune continua ad affidare ogni anno all’Ato anche i servizi aggiuntivi per il miglioramento dell’igiene urbana. Intanto in città la spazzatura inizia nuovamente ad accumularsi ai piedi dei cassonetti».. E la situazione rischia di precipitare.