Portannese e la missione: “Voglio i playoff”

 

Portannese in azione

E’senza alcun ombra di dubbio la bella faccia di questo campionato, un rovescio della medaglia che ipnotizza sul più bello. Storie di ragazzi cresciuti con la palla a spicchi in mano e la borsa sulle spalle.
Eccolo Portannese Marco, il fenomeno di Siena2, la guardia-ala classe ’89 tutto genio e sregolatezza, o giù di lì, poiché di disordinato non ha nulla, anzi.
Lui corre, segna, salta, difende e adesso anche giostra, data l’assenza del faro Tomasiello, chioccia esperta di quel gruppo di ragazzini che stanno dimostrando sul parquet che le regole, quelle sugli under, possono trovare efficacia in altri ambiti. 
Marco viene da Agrigento e la sua carriera si snoda a livello giovanile in Toscana, prima a Livorno poi alla Mens Sana Siena (titolare del cartellino), breve parentesi a Colle dopodiché c’è l’esperienza a Montegranaro in serie A1.
Quella in maglia Virtus è la sua prima esperienza in A dilettanti e i suoi numeri (15.7 punti di media per allacciata di scarpe, 1° nelle palle recuperate e 6° per valutazione) viaggiano fianco a fianco dei pluri decorati cestisti di ben più alta caratura.
Verrebbe da dire che la statistica in molti casi non è una scienza esatta, ma le responsabilità assumono dei valori lampanti di mera fattibilità e di imprese questo ragazzo ne ha già fatte e ne farà, come ad esempio cercare di portare la sua squadra ai playoff: “Direi che gli ultimi scontri che ci aspettano non sono una passeggiata anzi sarà molto difficile – afferma Portannese – soprattutto dopo gli ultimi infortuni (per ultimo Derraa nell’amichevole contro Pistoia di ieri ndr), ma ci speriamo , ci crediamo e faremo di tutto per raggiungere l’obiettivo”.
Causa l’assenza di Tomasiello il ragazzo di Girgenti ha dovuto ampliare il suo gioco e a tutt’oggi sembra proprio che non abbia subito il colpo: “Rino è l’organizzatore dell’attacco e fino all’infortunio gestiva il gioco come solo lui può fare. Dopo l’infortunio – continua il giovane – mi ha detto che adesso tocca a me dare una mano alla squadra in quest’aspetto, cosi mi sono concentrato di più, cercando di far tirare e di creare gioco ai miei compagni”.
Come detto la sua carriera è in rampa di lancio e il futuro appare roseo: “ Per il futuro non so, vedrò a fine campionato che opportunità mi si presenteranno senza escludere niente a priori – risponde . Venendo a Siena ad inizio anno sapevo che avrei avuto molto spazio e sono venuto qui anche per questo perchè volevo dimostrare a tutti quello che so fare, dopo l’esperienza poco fortunata in serie A. Diciamo che è una piccola missione che mi sono prefissato”.
Comunque vada non ha dimenticato le sue origini e il fatto di doversi confrontare con la sua Sicilia non lo spaventa. Dietro l’angolo c’è il match del Palalberti contro Barcellona: “La partita di domenica è difficilissima, poiché la qualità e le ambizioni di questa squadra sono enormi – afferma Portannese. Barcellona come Trapani sta dimostrando di essere più che presente nel panorama nazionale e di questo, da siciliano, ne sono fiero. Purtroppo la squadra della mia città non attraversa un buon momento e mi dispiace. Sono convinto che il basket in Sicilia farà strada, poiché ci sono degli ottimi ingredienti per fare bene, come ad esempio l’organizzazione. Devo ammettere – conclude – che la mia terra mi manca molto”.
Liberi di volare senz’ali, ci vuole forza di volontà.

Mario Garofalo (da serieadilettanti.it)


Trapani – Barcellona 71-69

Basket Trapani-Sigma Barcellona 71-69

BASKET TRAPANI: Corral 4 (2/3), Di Capua 9 (2/3, 1/3), Canelo 2 (1/1), Evangelisti 17 (3/5, 2/6), Tessitore 9 (1/2, 1/4), Santarossa 12 (6/8), Drigo, Candela 3 (1/1), Gambino ne, Soloperto 15 (6/11). All.: Benedetto.
SIGMA BARCELLONA: Guarino 8 (1/2, 2/5), Bisconti 16 (5/10), Panzini (0/1 da 3), Svoboda 12 (3/9, 1/6), Li Vecchi 2 (1/4, 0/2), Bucci 12 (5/10, 0/4), Mocavero 19 (7/8, 1/1), Bonessio (0/2, 0/2), Emejuru ne, Fratini ne. All.: Gramenzi.
ARBITRI: Canestrelli di Genova (GE) e Sivieri di Vigarano Mainarda (FE).
NOTE – Parziali: 22-17, 42-39, 58-54. Tiri liberi: Trapani 14/18, Barcellona 13/20.
Percentuali dal campo: Trapani 21/33 da 2, 5/14 da 3; Barcellona 22/45 da 2, 4/21 da 3.
Rimbalzi: Trapani 34, Barcellona 34.

TRAPANI – Si tinge di granata il derby di Sicilia. Vince Trapani per 71 a 69, dopo una gara per larghi tratti condotta in avanti, contro un Barcellona costretto all’inseguimento e che ha avuto a pochissimi secondi dal termine l’occasione per impattare con un tiro di Ryan Bucci.
Il risultato finale, appannaggio dei locali, ha confermato quanto di buono Trapani ha messo dentro il match, ovvero più intensità, determinazione e spirito di adattamento alle continue evoluzioni che il match ha prodotto. Barcellona non è apparsa mai lucida a dovere, concedendo troppo a livello difensivo ed attaccando male la zona di coach Benedetto, sbagliando tanto, persino ai liberi.
Se un segnale si doveva dare al campionato questo è arrivato da Trapani, capace di sorprendere più volte la capolista con un’ottima organizzazione di gioco ed impostando un’egregia soluzione tattica, il cui perno fondamentale è stato Walter Santarossa.
Barcellona ha molto da recriminare a se stessa. Alla luce del prossimo impegno casalingo contro Ostuni, vittorioso contro San Severo e dunque nuovamente primo in coabitazione coi giallorossi, ci sarà molto da analizzare e da rivedere: dalla tentennante condizione atletica di alcuni giocatori, alla capacità di attaccare le difese avversarie, componente che da un paio di settimane appare “scomparsa” dalle qualità dei giocatori di casa Sigma.

LA CRONACA – Parte forte il quintetto di coach Gramenzi (duo Mocavero-Bisconti dal 1’) che al 5’ è già avanti di sei punti dopo una bomba di Guarino (8-14). Trapani non appare frastornata e dirimpetto piazza nel giro di cinque minuti due parziali importanti (6-0, 8-0), intervallati da un gioco da tre punti di Luca Bisconti (22-17 al 10’). Barcellona non incide molto in attacco e dal canto suo Trapani ne approfitta grazie alle ripartenze e i punti di Di Capua e Santarossa. Tutto appare macchinoso per gli ospiti che nel tentativo di scardinare la zona avversaria commettono qualche errore di troppo. Il secondo quarto vede incentivarsi la sfida sotto i tabelloni, infatti nei primi minuti Bisconti e Soloperto si danno battaglia a suon di punti (27-21 al 12’). Evangelisti risponde a Svoboda, ma è una tripla di Candela a cinque minuti dal termine del tempino a segnare il massimo vantaggio di +10 dei locali. Svoboda si carica la squadra sulle spalle, difatti alle bombe di Evangelisti l’italo argentino risponde con dieci punti consecutivi. Santarossa limita i danni, ma comunque Trapani chiude in vantaggio la prima parte di gara (42-39 al 20’).
Per ritornare in partita Barcellona capisce che deve osare di più e dopo l’intervallo lungo si gioca colpo su colpo. Viene fischiato un antisportivo a Di Capua, ma Bucci non segna nessuno dei due liberi. Mocavero cerca di ricorrere ai ripari e i continui cambi difensivi di Barcellona creano un po’ di spazio ai locali. Soloperto segna quattro punti consecutivi e risponde ad una tripla di Guarino (56-52 al 28’). Dopo un fallo antisportivo a Bisconti, Evangelisti non fallisce dalla linea della carità e chiude il quarto con Trapani in vantaggio e Soloperto con quattro falli (58-54 al 30’).
Un parziale di 7-1 ad inizio quarto fa volare Trapani, guidata dall’ex Evangelisti (63-55 al 33’). Fase confusa del match e nei continui cambi di fronte gli errori si susseguono da ambedue le parti. Mocavero a rimbalzo e Bucci in sospensione limitano i danni per Barcellona che a due minuti dalla fine è sotto di quattro (65-61).
Ancora Mocavero tiene viva la Sigma ma è sempre Trapani a dettare ritmi e condizioni con un super Evangelisti (67-63). Si arriva agli ultimi sessanta secondi del derby nella consueta scena del “punto a punto”. Girandola di liberi, dove sia Bisconti che Tessitore non sbagliano. Ennesima scenetta e il lungo di Barcellona e la guardia di Trapani stavolta fanno 1/2 dai liberi: mancano quindici secondi. Bucci s’inventa una penetrazione vincente dove subisce anche fallo: 70-69 a 11 secondi dalla fine. Tessitore, dopo l’ennesimo fallo sistematico ritorna in lunetta e chiude con un nuovo 1/2 (71-69 a 9 secondi). Barcellona si gioca l’ultimo possesso in un coast to coast di Bucci che sbaglia e non impatta Trapani. La partita finisce e Trapani vince il derby di Sicilia, rifacendosi della sconfitta dell’andata e bissando la vittoria dello scorso anno sul neutro di Capo d’Orlando. Per Barcellona si salvano la reazione nel finale e lo sforzo incessante del proprio pubblico (circa seicento), veri paladini tra gli spalti.

Mario Garofalo
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Bonessio: “L’importante è vincere”

Daniele Bonessiodi Mario Garofalo

Si avvicina l’ora del derby tra Barcellona e Trapani. Squadre a ranghi al completo per la super sfida che vedrà il Palalberti di Barcellona Pozzo di Gotto come teatro del confronto.
Lo spogliatoio barcellonese non vive certo alla giornata, i programmi e le aspettative sono ben note a tutti, ma la vittoria in terra barese, a Molfetta, ha depistato un alone di mistero sulla squadra di coach Gramenzi, un tabù, chiamato trasferta. Vincere, e contemporaneamente approfittare delle sconfitte del duo di testa, ha avvicinato Li Vecchi e compagni alla vetta ed adesso è tutto pronto all’unisono per la partita di cartello della settima giornata, quella contro i granata di coach Benedetto.
Il team Sigma è in netta crescita e si presenta alla sfida con un vantaggio di due punti in classifica rispetto al Basket Trapani e con il fattore campo dalla propria parte. 
I giocatori sono consapevoli dell’importanza del match, come lo si evince dalle parole dell’ala romana Daniele Bonessio: “E’ ovvio che gli stimoli sono maggiori, anche perché Trapani è un top team e noi ci teniamo a tenere inviolato il fattore campo. L’atmosfera domenica sera si farà calda e ci accorgeremo che la partita sarà ancor più infuocata del solito, anche se la preparazione è uguale a prescindere che sia derby o altro”. L’allenatore, a maggior ragione per un under, è punto di riferimento per un giocatore e con Gramenzi la sintonia è reciproca. Inoltre sulla sponda trapanese c’è seduto Giovanni Benedetto, “tutor estivo” ed head coach dell’Italia alle Universiadi di Belgrado. Bonessio insieme ad altri giovani è stato arruolato alla spedizione proprio dal coach reggino: “Conosco bene il coach – afferma Daniele – e devo ammettere che è molto preparato e serio nel suo lavoro. Ha a disposizione giocatori fortissimi, dunque noi dobbiamo difendere forte e fare la nostra partita limitando i loro cecchini e i loro tentativi di metterci sotto pressione, ripartendo in transizione”.
A chi pensa che il talentino di Gramenzi abbia giocato fin d’ora al di sotto delle proprie possibilità, lui risponde: “Fortunatamente non ho l’esigenza di segnare tanto, spero solo di continuare a dare il mio contributo e che i risultati e l’atmosfera siano adatti a far si che ci sia tranquillità all’interno della squadra. E’ ovvio che se migliorassi i miei numeri statistici la squadra ne risentirebbe meglio del mio operato, ma l’importante adesso è vincere, per altro c’è tempo”. 
In queste ultime apparizioni ha dovuto tenere a bada giocatori di indiscusso valore e di spiccate doti realizzative, considerato il ruolo che ricopre, reagendo sempre con forza e veemenza, dimostrandosi sempre pronto soprattutto in difesa: “Gioco a questi livelli ed in questo ruolo da quando ho iniziato a praticare la pallacanestro. Sono abituato a questi ritmi, credo che rapportare il mio lavoro a quello di avversari temibili è professionalmente appagante e ti forma. Le ambizioni della nostra squadra sono conosciute da tutti – continua Bonessio – inoltre le squadre, quando ci affrontano, danno il tutto e per tutto. E’ ovvio che ancora non siamo al top e dobbiamo scioglierci in molte situazioni, ma stiamo dimostrando di che pasta siamo fatti e vogliamo fare bene”.
Per far bene di solito c’è bisogno di un mix di situazioni favorevoli, come la fortuna, la continuità e la presenza nel team di giovani e dunque forze fresche: “In un campionato come la A dilettanti è fondamentale fare affidamento anche sui giovani. Un esempio lampante siamo noi – dichiara l’ala della Sigma – il coach ci fa ruotare con continuità e questo è importante per un giocatore giovane. I giovani sono la risorsa fondamentale del basket italiano e fare leva su quest’aspetto è stata una scelta ottimale soprattutto a livello di investimento sul futuro”.
Un ultima battuta spetta al suo ex team, l’Assi Basket Ostuni, primo in classifica assieme alle due laziali Ferentino e Palestrina: “Mi aspettavo l’ascesa di Ostuni dopo la sconfitta nella prima giornata. In estate sono stati considerati molto poco, ma è una di quelle squadre che per affiatamento non è seconda a nessuno, basti pensare che sono per la maggiore campani ed il coach in passato aveva allenato anche i giovani che militano adesso nel team pugliese. Si conoscono e faranno bene”.

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COPPA ITALIA LNP: ecco i due concentramenti

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Coppa Italia LNP: i concentramenti


CONCENTRAMENTO NORD
– Paffoni Omegna
– Tezenis Verona
– Fortitudo Bologna
– Bitumcalor Trento

CONCENTRAMENTO SUD
– Adriatica Ruvo di Puglia
– Sigma Barcellona
– Igea Sant’Antimo
– Pallacanestro Palestrina

Fonte: serieadilettanti.it

Italia, battere la Francia per un pezzo d’Europeo

Andrea Bargnani contro il Canada (Ciam/Cast)

Andrea Bargnani contro il Canada (Ciam/Cast)

Oggi a Cagliari alle 20.30 la prima gara degli spareggi: sei squadre, un solo posto in Polonia. Francesi senza Tony Parker, Recalcati: “Dobbiamo dimostrare di essere più squadra di loro, individualmente ci sono superiori“. Martedì prossimo la trasferta in Finlandia.

Ne resterà una sola. Delle sei squadre in lizza per l’Europeo in Polonia ne resterà soltanto una, ma non è un mistero che siano Francia e Italia a dividersi i favori del pronostico. E questa sera nel capoluogo saranno proprio azzurri e transalpini a giocarsi la prima tranche di possibilità. Comunque vada non sarà un risultato definitivo perché, come ammonisce Recalcati, bisognerà fare i conti anche con la Finlandia prima di accedere allo spareggio contro la vincente del girone con Belgio, Bosnia e Portogallo. E anche in caso di sconfitta non sarebbe una bocciatura senza appello ma la strada sarebbe perlomeno in salita e un successo il 14 agosto a Pau diventerebbe fondamentale. L’Italia ha disputato 23 fasi finali consecutive dell’Europeo con 9 podi e due successi (Nantes 1983, Parigi 1999) la Francia, quinta all’ultimo Mondiale, ha disputato invece le ultime 16 edizioni con un solo bronzo nel carnet.

PAROLA DI C.T. — “Sarà una Francia diversa da quella che ha svolto la preparazione spiega Carlo Recalcati perché non avrà Tony Parker e Joakim Noah. Si presentano qui con un roster più giovane del previsto in cui trovano spazio Diot e Jackson, due dei migliori giocatori dell’Europeo Under 20. Loro saranno molto atletici, e potranno contare su quintetti molto alti o all’occorrenza più bassi e svelti. Noi non dobbiamo abbassare la guardia solo perché non c’è Parker perché sappiamo che ci sono giocatori di valore che aumenteranno il loro rendimento. Non dovremo lasciare nulla al caso e giocare una partita intensa. Dobbiamo dimostrare di essere più squadra di loro perché forse, individualmente, ci sono superiori“.

PAROLE DE SELECTIONNEURVincent Collet, 46 anni, è al debutto come c.t. sulla panchina francese dopo essere stato assistente di Alain Weisz all’Europeo 2003 nel quale la Francia umiliò l’Italia nel girone eliminatorio a Luleå, ma poi perse la finale per il bronzo che vale come passaporto per i Giochi di Atene. “Per me – dice Collet – è una sfida di 80 minuti, quindi non mi deprimerò se dovessimo perdere di 5 e non sarò euforico se vinceremo di 5 punti. L’Italia sembra avere più punti interrogativi che certezze, ma sarà una battaglia. Si giocherà in un impianto da 2400 posti e mi stupisco che la Fiba l’abbia omologato. Senza Parker mi aspetto molto da Diaw, riuscire a servirlo spesso vicino a canestro potrebbe essere una delle chiavi del match. Poi dovremo essere bravi a mantenere alto il ritmo”.

QUI ITALIA, QUI FRANCIA — Si gioca alle 20.30 (diretta su Rai Sport Più, differita giovedì alle 16.30 su Rai Tre) e Recalcati, che dispone di 14 effettivi dopo la rinuncia ad Aradori, ha escluso Hackett per scelta tecnica e Crosariol il cui infortunio al polso sinistro sarà rivalutato a fine settimana in vista della trasferta di Helsinki (martedì). La Francia ha recuperato gli acciaccati Turiaf e Batum, ha escluso dai 12 il lungo Ajinca e probabilmente affiderà la regia al veterano Jeanneau in attesa del rientro di Parker che dovrebbe giocare sabato contro la Finlandia. Sarà la 91esima sfida tra le due squadre con l’Italia che conduce 58-32 nei precedenti, ma con la Francia che ha vinto l’ultima sfida ufficiale (69-62 ad Alicante nella prima fase dell’Europeo 2007) e l’ultima sfida assoluta (68-65 a Bormio esattamente un anno fa).

FONTE: Gazzetta.it