Barcellona -Ostuni: il big match visto dagli allenatori

 

di Mario Garofalo
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    Gramenzi: “Con Ostuni non è gara decisiva”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Putignano crede nel colpaccio: “Siamo vivi”     

Trapani – Barcellona 71-69

Basket Trapani-Sigma Barcellona 71-69

BASKET TRAPANI: Corral 4 (2/3), Di Capua 9 (2/3, 1/3), Canelo 2 (1/1), Evangelisti 17 (3/5, 2/6), Tessitore 9 (1/2, 1/4), Santarossa 12 (6/8), Drigo, Candela 3 (1/1), Gambino ne, Soloperto 15 (6/11). All.: Benedetto.
SIGMA BARCELLONA: Guarino 8 (1/2, 2/5), Bisconti 16 (5/10), Panzini (0/1 da 3), Svoboda 12 (3/9, 1/6), Li Vecchi 2 (1/4, 0/2), Bucci 12 (5/10, 0/4), Mocavero 19 (7/8, 1/1), Bonessio (0/2, 0/2), Emejuru ne, Fratini ne. All.: Gramenzi.
ARBITRI: Canestrelli di Genova (GE) e Sivieri di Vigarano Mainarda (FE).
NOTE – Parziali: 22-17, 42-39, 58-54. Tiri liberi: Trapani 14/18, Barcellona 13/20.
Percentuali dal campo: Trapani 21/33 da 2, 5/14 da 3; Barcellona 22/45 da 2, 4/21 da 3.
Rimbalzi: Trapani 34, Barcellona 34.

TRAPANI – Si tinge di granata il derby di Sicilia. Vince Trapani per 71 a 69, dopo una gara per larghi tratti condotta in avanti, contro un Barcellona costretto all’inseguimento e che ha avuto a pochissimi secondi dal termine l’occasione per impattare con un tiro di Ryan Bucci.
Il risultato finale, appannaggio dei locali, ha confermato quanto di buono Trapani ha messo dentro il match, ovvero più intensità, determinazione e spirito di adattamento alle continue evoluzioni che il match ha prodotto. Barcellona non è apparsa mai lucida a dovere, concedendo troppo a livello difensivo ed attaccando male la zona di coach Benedetto, sbagliando tanto, persino ai liberi.
Se un segnale si doveva dare al campionato questo è arrivato da Trapani, capace di sorprendere più volte la capolista con un’ottima organizzazione di gioco ed impostando un’egregia soluzione tattica, il cui perno fondamentale è stato Walter Santarossa.
Barcellona ha molto da recriminare a se stessa. Alla luce del prossimo impegno casalingo contro Ostuni, vittorioso contro San Severo e dunque nuovamente primo in coabitazione coi giallorossi, ci sarà molto da analizzare e da rivedere: dalla tentennante condizione atletica di alcuni giocatori, alla capacità di attaccare le difese avversarie, componente che da un paio di settimane appare “scomparsa” dalle qualità dei giocatori di casa Sigma.

LA CRONACA – Parte forte il quintetto di coach Gramenzi (duo Mocavero-Bisconti dal 1’) che al 5’ è già avanti di sei punti dopo una bomba di Guarino (8-14). Trapani non appare frastornata e dirimpetto piazza nel giro di cinque minuti due parziali importanti (6-0, 8-0), intervallati da un gioco da tre punti di Luca Bisconti (22-17 al 10’). Barcellona non incide molto in attacco e dal canto suo Trapani ne approfitta grazie alle ripartenze e i punti di Di Capua e Santarossa. Tutto appare macchinoso per gli ospiti che nel tentativo di scardinare la zona avversaria commettono qualche errore di troppo. Il secondo quarto vede incentivarsi la sfida sotto i tabelloni, infatti nei primi minuti Bisconti e Soloperto si danno battaglia a suon di punti (27-21 al 12’). Evangelisti risponde a Svoboda, ma è una tripla di Candela a cinque minuti dal termine del tempino a segnare il massimo vantaggio di +10 dei locali. Svoboda si carica la squadra sulle spalle, difatti alle bombe di Evangelisti l’italo argentino risponde con dieci punti consecutivi. Santarossa limita i danni, ma comunque Trapani chiude in vantaggio la prima parte di gara (42-39 al 20’).
Per ritornare in partita Barcellona capisce che deve osare di più e dopo l’intervallo lungo si gioca colpo su colpo. Viene fischiato un antisportivo a Di Capua, ma Bucci non segna nessuno dei due liberi. Mocavero cerca di ricorrere ai ripari e i continui cambi difensivi di Barcellona creano un po’ di spazio ai locali. Soloperto segna quattro punti consecutivi e risponde ad una tripla di Guarino (56-52 al 28’). Dopo un fallo antisportivo a Bisconti, Evangelisti non fallisce dalla linea della carità e chiude il quarto con Trapani in vantaggio e Soloperto con quattro falli (58-54 al 30’).
Un parziale di 7-1 ad inizio quarto fa volare Trapani, guidata dall’ex Evangelisti (63-55 al 33’). Fase confusa del match e nei continui cambi di fronte gli errori si susseguono da ambedue le parti. Mocavero a rimbalzo e Bucci in sospensione limitano i danni per Barcellona che a due minuti dalla fine è sotto di quattro (65-61).
Ancora Mocavero tiene viva la Sigma ma è sempre Trapani a dettare ritmi e condizioni con un super Evangelisti (67-63). Si arriva agli ultimi sessanta secondi del derby nella consueta scena del “punto a punto”. Girandola di liberi, dove sia Bisconti che Tessitore non sbagliano. Ennesima scenetta e il lungo di Barcellona e la guardia di Trapani stavolta fanno 1/2 dai liberi: mancano quindici secondi. Bucci s’inventa una penetrazione vincente dove subisce anche fallo: 70-69 a 11 secondi dalla fine. Tessitore, dopo l’ennesimo fallo sistematico ritorna in lunetta e chiude con un nuovo 1/2 (71-69 a 9 secondi). Barcellona si gioca l’ultimo possesso in un coast to coast di Bucci che sbaglia e non impatta Trapani. La partita finisce e Trapani vince il derby di Sicilia, rifacendosi della sconfitta dell’andata e bissando la vittoria dello scorso anno sul neutro di Capo d’Orlando. Per Barcellona si salvano la reazione nel finale e lo sforzo incessante del proprio pubblico (circa seicento), veri paladini tra gli spalti.

Mario Garofalo
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FMC Ferentino – Sigma Barcellona: il preview degli allenatori

 

di Mario Garofalo

 

Qui Ferentino: Friso:”Ferentino-Barcellona non è decisiva”

Qui Barcellona: Gramenzi: “Gara con Ferentino vale doppio”

Benedetto e il derby: “Siamo motivati”

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di Mario Garofalo

La Sicilia deve andare fiera di come si stanno comportando le sue squadre in questo duro e lungo campionato di A dilettanti. Lasciando da parte il neo promosso Agrigento, questa sera è la volta di Barcellona –Trapani, gara ad alto contenuto tecnico, vista la presenza sul parquet di giocatori di ben nota carriera. Le due compagini provengono, sicuramente, da storie ben differenti. Il loro “humus” è pieno zeppo di storia cestistica ed oggi coltiva i suoi fiori grazie alla brillante e sagace cura dei suoi due coach. Da una parte Franco Gramenzi, definito “vincente per natura” visto il suo curricula e dall’altra Giovanni Benedetto, fresco di promozione con Latina e nel suo ambiente scommettitore per antonomasia. Perché va detto, scommettere con Trapani è da uomini duri, lo sa bene chi lo ha preceduto sulla panchina dei granata.
Il Basket Trapani oggi è una squadra nuova, che arriva al Palalberti con una striscia di tre vittorie e tre sconfitte, conscio di potersela giocare in ogni campo, basti guardare il suo roster, che seppur privo di Cristiano Masper (rescissione consensuale), ha ritrovato in Mattia Soloperto l’airone d’aria che cercava.
Ma non finisce qui. Tra le fila granata milita, dicevamo, un pacchetto giocatori di primissimo livello ed anche un amico del Palalberti, Marco Evangelisti, indimenticato cecchino della scorsa stagione barcellonese.
Senza addentrarci nel citare o descrivere i numerosi duelli che si scalderanno sul parquet abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lo “chef” dei granata, il timoniere Benedetto, uno dei pochi a riuscire a violare il fattore Palalberti, l’anno scorso con Latina.

Barcellona vince la prima in trasferta ed intanto voi arrivate a questa partita dopo la vittoria casalinga (ad Alcamo) su Sant’Antimo.

“Tra i motivi che spiegano la vittoria il più importante è senza dubbio il fatto di aver vinto in casa. In questo campionato è decisamente importante non perdere punti in casa, o quasi in casa, visto che Alcamo è la nostra sede”.

Ed ecco il Barcellona, la partita, il derby di Sicilia. Che sensazioni da una partita come queste?

“Il derby da sempre delle grandi motivazioni per tutte e due le squadre. Noi speriamo di avere un approccio alla gara positivo. Poi come si dice in questi casi, vinca il migliore”

Il roster di Gramenzi quest’anno è partito con obiettivi sportivamente “bellicosi”. Che impressione ti ha fatto la squadra? C’è un qualcosa che ti lega a questa squadra vista la presenza di Ari e Luca, due giocatori fondamentali l’anno passato per te e Latina.

“Gramenzi è un ottimo allenatore ed ha a sua disposizione un roster di buonissimo livello, ma come lui ben sa le difficoltà di questo campionato sono tante e sono convinto che saprà gestirle al meglio. Poi oggi a Barcellona giocano due miei ex giocatori, ottimi atleti ma anche uomini straordinari”.

E il Trapani invece, dove vuole arrivare?

“Trapani vuole fare un buon campionato ed arrivare a giocarsi i play-off…poi arrivati li vedremo”

Parlavamo di scommesse. Trapani non è sicuramente la tua Latina, ma trovi analogie tra i due team? Cosa ti ha portato a scegliere e scommettere col marchio Trapani?

“Trapani è una società nuova che vuole programmare il proprio futuro insieme a me. Tutto questo, e l’amicizia con il g.m. Francesco Lima, mi hanno fatto capire che la scelta era quella giusta”. 

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Barcellona mette la prima: battuta Perugia

Sigma Barcellona – Liomatic Perugia 69-61

SIGMA BARCELLONA: Guarino 10, Bisconti 12, Panzini 7, Svoboda 5, Li Vecchi 10, Fratini ne, Bucci 12, Mocavero 11, Emejuru, Bonessio 2. All.: Gramenzi.
LIOMATIC PERUGIA: Chiatti 6, Caroldi 9, Pazzi 7, Grilli 3, Raschi 5, Defant 7, Poltroneri 14, Salibra, Tessitori 2, Bonamente 8.  All.: Buscaglia.

ARBITRI: Scrima di Catanzaro(CZ) e Sinisi di Barletta(BA)
NOTE – Parziali:23-17/18-10/16-13/12-21. Tiri liberi: Barcellona 22/30, Perugia 10/18.
Percentuali dal campo: Barcellona 19/39 da 2, 3/13 da 3; Perugia 15/39 da 2, 7/14 da 3.
Rimbalzi: Barcellona 30, Perugia 34. Usciti per 5 falli: Poltroneri .  

 

Prima gara casalinga per la Supermercati Sigma Barcellona che “battezza” il Palalberti contro la Liomatic Perugia con una vittoria per 69-61. Un successo meritato, ma senza eccessi, per la troupe di Franco Gramenzi che incamera i primi due punti e prova a risalire la classifica dopo le due sconfitte esterne delle scorse settimane. Un passo in avanti rispetto al passato e occhi puntati verso Potenza, prossima tappa casalinga del trittico che si concluderà con il recupero della gara contro Matera(mercoledì 28 Ottobre).

igeaLA CRONACA – Partono bene Li Vecchi e compagni che mettono il muso avanti sin da subito(5-0) costringendo gli ospiti a restare piuttosto indietro rispetto al baricentro offensivo dei locali. Ci vogliono prima Bonamente (2/2 da 3 nel primo tempino) e poi Poltronieri a rispondere alle fiammate d’impulso di Guarino, che con due liberi porta Barcellona al massimo vantaggio(20-12 al 9’). Altro tema tattico iniziale della partita si manifesta nell’acceso duello sotto le plance tra le due squadre, che costringe Perugia a ricorrere al fallo e dunque a subire la verve fisica dei locali. Barcellona corre e tutto fa presagire alla fuga quando il capitano Li Vecchi segna allo scadere la tripla che chiude la frazione(23-17 al 10’). Il secondo quarto è caratterizzato da molti errori da ambedue le parti, ma comunque vede Barcellona controllare con poca fatica il tentativo di riportarsi dentro il match dei giocatori di coach Buscaglia. A tenere salda la baracca umbra sono prima Pazzi e poi Raschi (31-23 al 15’), che reagiscono alle impeti dell’asse play-pivot barcellonese, particolarmente in sintonia. Gramenzi non da molti punti di riferimento agli avversari e se da una parte riesce a dare la sterzata giusta col triplo cambio a partita in corso, dall’altra deve fare i conti con i ripetuti errori dei suoi uomini dalla lunetta. Paradossalmente l’unico tiro dei sei liberi consecutivi che Barcellona ha a disposizione nell’ultima fase di tempo segna il massimo vantaggio(35-24 al 19’). E’ Panzini che lo realizza, che si rende pure protagonista più avanti di una canestro;  all’ultimo secondo dopo una palla recuperata a Caroldi, in giornata no e molto impreciso(41-27 al 20’). Perugia sembra un cane bastonato, infatti nel terzo quarto continua a sbagliare molto ed a restare indietro nel gioco d’insieme. Ci provano tutti, ma appare che le scelte siano focalizzate sulla giocata del singolo. Barcellona continua nel suo cammino e potrebbe addirittura dilagare, infatti prima Bucci dalla lunga e poi due canestri consecutivi di Bisconti catalizzano la vittoria. Si tira e si sbaglia tantissimo e le difese non reagiscono a dovere. Pazzi e i lunghi non riescono ad incrinare la forza dei pretoriani del Barcellona e la situazione falli non aiuta Perugia, infatti Mocavero fa pentola e coperte nell’ultima azione locale (57-40 al 30’).
L’ultimo quarto Barcellona tiene lontano la Liomatic, anche se la mira dei giocatori del Perugia sembra più precisa. Infatti si riduce solo nel finale il margine, grazie alle triple di Poltronieri, il migliore tra i suoi, e Chiatti.
Barcellona può e deve sorridere e, nonostante le normali défaillances di inizio stagione, il tempo per migliorare non le mancherà, soprattutto in termini di coesione di squadra. Le note liete non sono mancate, una tra tutte il fatto che cinque giocatori hanno chiuso in doppia cifra.
Perugia non è apparsa molto concentrata e fresca in attacco. Perderà la testa in classifica, ma i ragazzi di coach Buscaglia, una volta finito il rodaggio, potranno senza dubbio continuare a dire la loro.

Mario Garofalo
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Le Pagelle dell’incontro Sigma Barcellona – Fortitudo Agrigento

Da Li Vecchi e Mocavero solo conferme. Ottimo l’impatto dei giovani di coach Gramenzi
Di Simone e Rotondo sugli scudi, male i senior Caprari e Pennisi

di Mario Garofalo

BARCELLONA:

Guarino 6 – Gioca a corrente alternata. Spinge, gestisce e inquadra la squadra, mettendo ordine nei possessi , come gli altri paga i carichi di lavoro nel finale. E’ fuor di dubbio che le chiavi del Barcellona le tiene in tasca lui
Panzini 6 – Per buona parte di gara gioca in cabina di regia assieme a Guarino. La soluzione non è dispiaciuta, ma più che un’idea di impostazione tattica è un’esigenza dettata dalla panchina corta. Si dimostra pimpante e volitivo in fase offensiva
Li Vecchi 7,5 (il migliore) – Non smette mai di sorprendere. Il capitano dell’Igea buca la difesa ospite come vuole, il 3/3 da 3 punti nella prima parte di gara ne è la comprova. In attacco costringe invano i lunghi agrigentini a dover salire in post alto, creando voragini per i tagli dei compagni. In difesa non sbaglia mai, anche se con un po’ di ruggine. Eccede in qualche protesa, ma questo è il Dna di un capitano.
Bucci 6 – Gara di sacrificio. Viene poco coinvolto, ma è palese che non sarà così durante la regular season. La sua gara vive di fiammate, infatti nel secondo quarto fa vedere di che pasta è fatto reagendo ad una prima frazione in chiaroscuro.
Mocavero 7,5 – A prescindere dai 19 punti sotto canestro fa sentire la sua enorme mole. Senso della posizione e uso del corpo sono le sue armi offensive, mentre in difesa fatica meno degli altri. Nel finale carica di falli i lunghi agrigentini e l’ultimo quarto è lui l’artefice del parziale di 12-1 che regala a Barcellona il successo.
Bonessio 6,5 – Concreto e mobile nel gioco, non arretra mai un millimetro nel suo lavoro. In difesa ci mette tanto del suo, raccogliendo 6 rimbalzi e quando ha la palla tra le mani sa sempre dove andare e cosa fare. Elemento indispensabile per il team Igea
Emejuru 6,5 –Non paga per niente l’emozione del debutto. Si vede che ha carattere e solidità e lo dimostra non pagando dazio contro il pivot ospite. In attacco reagisce bene agli schemi e mette dentro 6 punti utili alla causa
Giorgianni 6 – Risulta importantissimo, perché da fiato a qualche compagno a corto di ossigeno.

All. Franco Gramenzi 7 – La sua creatura, come ovvio che sia, è ancora in cantiere. Impronta un lavoro eccellente, anche alla luce della non preoccupante condizione di Svoboda e Bisconti, costretti a restare ai box per non rischiare noie muscolari. Fisico e gioco forte saranno le peculiarità della squadra siciliana e qualcosa si è visto.

AGRIGENTO:

Virgilio 6 – Non era al meglio della condizione, ma reagisce bene alla prova del campo. Mette 2-3 canestri nel suo classico stile, peccando di presunzione in alcune circostanze. Per il resto la classe non è acqua
Paparella 6,5 – Gioca da leader, in quanto oramai è una colonna della squadra di Corpaci. Punti e velocità sono il suo pane, si rende utilissimo alla causa.
Di Simone 7 (il migliore) – Parte a molla e dimostra di essere già in una discreta forma. Per molti tratti della partita è lui il trascinatore e in difesa sa farsi rispettare sotto le plance. Ottimo giocatore ma non lo scopriamo adesso
Cardillo 5,5 – Non è ancora quello di Sant’Antimo, ma la forma arriverà. Reagisce bene alle nuove dinamiche di squadra, ma paga qualcosa nel duello col pari ruolo locale. Dà una mano a rimbalzo, mentre sbaglia tanto in attacco.
Caprari 5 – Parte con due triple che fanno presagire che continua a non scherzare con quella mano, invece da lì in poi buio totale. Ancora, come ovvio che sia considerata la sua struttura fisica, non è in forma ed infatti l’allenatore lo tutela lasciandolo in panchina
Pennisi 4,5 – L’aria del Palalberti proprio non lo aiuta. Rigido e fiacco sulle gambe, sbaglia troppo e soffre i lunghi di Barcellona. Brutta copia del centro che la Fortitudo avrà durante la stagione.
Rotondo 7 – Fa vedere che gli interessamenti estivi dell’Igea non erano casuali. Corre, si batte a rimbalzo e mette palloni dentro il cesto. Ha grandissime qualità e dimostra di possedere le credenziali per far bene. Paga un piccolo acciacco, ma rientra subito per dare il suo contributo  
Mayer 6 – In questa squadra da solo una mano, in quanto dovrebbe fare l’undicesimo. Gioca per la squadra, riuscendo ad andare a referto e sbloccarsi solo nel finale. Si dimostra utilissimo
De Gregorio sv

All. Luca Corpaci 6,5 – Salvaguarda i suoi players dalla precaria condizione fisica. Nonostante tutto riesce a dare una fisionomia precisa al suo team che, per molti tratti, non dimostra di essere inferiore a Barcellona. Potrà prendersi numerose soddisfazioni in questa stagione, se i giocatori risponderanno come devono

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